giovedì 29 marzo 2007

"Il fedele cristiano è tenuto a formare la propria coscienza confrontandosi seriamente con l’insegnamento del Magistero e pertanto non «può appellarsi al principio del pluralismo e dell’autonomia dei laici in politica, favorendo soluzioni che compromettano o che attenuino la salvaguardia delle esigenze etiche fondamentali per il bene comune della società"

Questa è una delle interessanti frasi racchiuse nella nota dei vescovi, fresca fresca di stampa... che dire? 
La linea è chiara e ineccepibile: se sei Cattolico ti devi confrontare seriamente con il Magistero. 
Io mi guardo intorno e credo che se queste regole fossero così vincolanti, la Chiesa avrebbe perso immediatamente buona parte dei suoi fedeli: cioè tutti quei tantissimi cattolici che volentieri e seriamente si confrontano, ma che poi in definitiva non si conformano (...e quindi convivono senza rimorsi, fanno serenamente sesso prima del matrimonio, usano i contraccettivi prima e dopo le nozze, ecc...).

Questa parte del mondo Cattolico ogni giorno si sente richiamare all'ordine e all'ubbidienza... il punto però è che queste persone sono mature e già ben consapevoli delle loro scelte. A me pare che da tempo, in particolare su questi argomenti, si è creata una frattura grossa fra ciò che la Chiesa propone come modello e ciò che effettivamente viene poi seguito. L'effetto è un allontanamento sempre più vistoso dalla Chiesa.
La Chiesa dovrebbe cominciare a confrontarsi seriamente con questa realtà...

Mi pare che molte anime del mondo cattolico siano ogni giorno più spaesate e infastidite da questo incessante bombardamento.
Tutto il resto della terra invece si sente dire che qualsiasi pensiero al di fuori del Magistero è sregolato, relativista e falso.
Il 12 maggio ci sarà il "Family Day". Io sarò a casa con la mia famiglia che cattolica non è, ma riesce ugualmente ad essere felice. 

Saluti
Alessandro