domenica 3 novembre 2013

Bricolage

È arrivato per posta un catalogo pubblicitario di un nuovo negozio di bricolage. Non so se ci andrò, comunque l’ho sfogliato con molto interesse perché più che un catalogo è un’enciclopedia. Così ho scoperto tantissimi oggetti, di cui ignoravo l’esistenza e di cui continuo ad ignorare la funzione, che hanno dei nomi bellissimi. Per esempio: crimpatrice, sgorbia, segaccio, ronzatore. Oppure nomi tipo Star Trek: chiave dinamometrica, collare pesante isofonico.
Inoltre ho imparato che un catalogo di bricolage può incrinare certezze che uno pensava acquisite fin dall’asilo. Uno pensa di sapere cosa è un martello, invece salta fuori che se dici “vorrei un martello” è un po’ come se dicessi “vorrei della verdura” da un fruttivendolo. C’è un preciso martello per ogni cosa: martello da falegname, martellina da muratore, martello da carpentiere, martello da meccanico, martello da elettricista. Quindi prima di andare in un negozio di bricolage bisogna porsi un interrogativo filosofico: “Chi sono?”. Ma non basta. Ci sono anche varianti geografiche: martello carpentiere madrid, martellina catania. Infine: mazzuolo, mazzetta o martellina?


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